Capitolo Io parlo di me
Capitolo
IO PARLO DI ME.
Io sono un
autistico ad alto funzionamento, essere ad alto funzionamento significa saper
parlare del proprio autismo e dire come ti senti interiormente, io penso sia la
funzionalità piu’ alta per un autistico.
IO PARLO DI ME.
Io sono un
autistico che ha affidato il suo cuore alla mamma per sentire che amare non mi
fa paura, ogni mio quotidiano vivere devo poter controllare, altrimenti non sto
bene, controllo senza confine, la mia gioia il mio sentire amore controlla il
mio autismo.
IO PARLO DI ME.
Il rischio
che corri quando intraprendi un percorso abilitante per l’autismo e che il tuo
autismo possa essere alla fine il secondo problema, dico ciò per descrivere le
innumerevoli battaglie che si fanno per far capire il problema dell’autismo,
una determinazione dei miei saperi e genitoriali, mi chiedo quanto ancora si
dovrà attendere per avere un diritto, la sfida è lunga confido nella tenacia e
l’amore che ricevo in tutti i sensi grazie mamma e papà …………..
IO PARLO DI ME.
Vi ricordate
che dissi ; io sono un autistico che studia se stesso dopo 11 anni che scrivo sono ormai capace di spaziare e
spiegare, in autismo ci sono ancora tante cose da dire, da scoprire, da
sostenere, io sono avvantaggiato conoscendo i miei si e i no che l’autismo mi
fa dire. Oggi sono un ragazzo che sa di vivere in una condizione permanente ma
mutevole se l’amore sentirò triste no pesante si grazie mamma e papà vi voglio
bene.
IO PARLO DI ME.
Io chiedo
tante domande per far comprendere a voi tanti modi per sbloccare i tanti
cervelli: L’abilitazione è un di piu’ non un esigenza lottate per averla, il
mio autismo può diventare una parte che sovrasterà tutto lottate, l’assistenza
è convenienza economica lottate per abolire il dominio siate determinanti
sempre e comunque, voi due siete una forza.
IO PARLO DI ME E
DI VOI.
Io sono da
abilitare come già avete capito se tormento voi e perché non ho niente da fare,
trovate una soluzione a questo vuoto non fraintendete non vi do colpe anzi, ma
io vivo da autistico e chiunque e la possibile preda e vittima da sacrificare
non ci sono differenze per l’autismo, la mente va a ruota libera per ottenere
quando non c’è nulla, il vuoto nella inattività succede questo meno se ci sono
attività da fare, certo che abilitare l’autistico non è facile ma diventa
difficile se la proposta e il vuoto a voi la scelta.
IO PARLO DI ME.
Io ho
bisogno di fare attività continuative non di essere lasciato al pascolo di me
stesso, fare fare per non vivere l’inferno, trovate occupazioni che non siate
voi a dovermele far fare, ma io devo fare l’abilitazione e necessaria
altrimenti l’inferno dello stress lo conoscete e non cambierà se non capite che
io darò sempre questo se gironzolo senza far niente. Sia ben chiaro fate già
molto ma io sono stufo e la noia in autismo genera a chi lo vive vuoto e
intorno insopportabile convivenza.
IO PARLO DI ME.
Io ho
bisogno di cose normali quotidiane che non devono mai mancare solo cosi’ la mia
mente tenuta occupata non vive e mette in moto difficoltà alla mia esistenza,
abilitando a vivere la vita non seduto sul divano a subire la vita ma viverla,
grazie mamma e papà che ci siete sono contento so di chiedervi molto ma io sono
cosi’,vi voglio bene.
IO PARLO DI ME.
Brava mamma
tieni salda e ferma la tua modalità educativa che mi aiuta a non perdermi a
vivere nella struttura positiva della mente, ogni giorno mi serve questo, le
attività educative sono la mia salvezza se fatte in modo concreto calmo e
adeguato ogni singola cosa diventa possibile.
IO PARLO DI ME.
Avete notato
i miei silenzi quando non si fanno le cose che mi piacciono, bene quelle sono
emozioni elaborate che manifesto ma sono frustrazioni, devo comunque
manifestarle cosi’ da rendere possibile una apertura e lettura che da strumenti
educativi adeguati.
IO PARLO DI ME .
………..parte
ma resta, il cuore di torino sente vicino, della sua mamma e il papà, che riabbraccerà
al ritorno, sarò vento e sarò mare ma con voi voglio sempre stare, l’amore non
mi lascia mai il vostro, la mia forza in ogni momento, lo sento lo voglio è un
onore e orgoglio, sempre vi voglio bene ………..
IO PARLO DI ME.
Le crisi
oculari sono in fondo un connubio tra effetto del neurolettico, ma incide molto
la mia ansia e iperattività che sfugge al controllo farmacologico. Con quel
segnale mi calmo credo che per voi non sia facile ma la mia natura e piuttosto
complessa per via della mente autistica.
IO PARLO DI ME.
Sono finite
le vacanze il poeta, lo scrittore si prepara, il mio lavoro riprenderà al
ritorno a casa sono contento di me devo certamente riprendere le mie attività e
il mio studio grazie mamma e papà.
IO PARLO DI ME.
Amore ho
conosciuto e cosi’ mi sono sentito il mio senso piu’ elevato, i giorni che sono
trascorsi li porto con me e nessuno può privarmi, il mio elaborare mi permette
di fermare il bello per reggere malinconia e gelido sistema momenti dove mi
cullo dei ricordi ho tante oasi di pace
si elaboro cari mamma e papà.
IO PARLO DI ME.
Io mi
abilito facendo ogni giorno le stesse cose, sia quelle utili e non utili
esempio: mi abilito anche alle stereotipie e crescono di piu’ se hanno spazio
per farlo, ecco perché noi autistici abbiamo bisogno che tutto il giorno sia
strutturato, altrimenti l’inferno sono in tanti a viverlo.
IO PARLO DI
ME OPINIONE.
Uno
scrittore nato per essere tale un
attento analista del comportamento, un uomo di scienza, un autistico vero che
con il suo autismo non lascia spazio ad altro, un poeta, un cantastorie, un
filosofo, un amante della lingua Italiana tutto questo è … .
IO PARLO DI ME.
Io devo
essere abilitato la mamma ha ragione i genitori non possono sostituirsi agli
educatori s0lo in piccole dosi potete farlo, io ne ho bisogno l’autismo semina
vittime ogni giorno farsi aiutare costruendo il progetto per ora mamma è
l’unica ad averlo capito.
IO PARLO DI ME.
Sono ancora
in vacanza ma il mio autismo e come se non lo fosse piu’o meglio lamia mente
elaborante mi lancia segnali di chiusura, mettetemi i paletti perché io rientro
nel mio comportamento la vita normale piace a me ma non alla mia mente
autistica.
IO PARLO DI ME.
Mi descrivo
negli anni del mio lavoro ebbene che osserviate: il mio lavoro scientifico, i
tanti personaggi e animali da me presi ad esempio per raccontare le tante
verità, i tempi antichi e moderni, la fantasia, genio e creatività, le mie
attitudini, il mio senso ironico, la poesia, la lingua italiana mia alleata,
l’uso del linguaggio scritto, io sono questo ma non solo…….. …………
IO PARLO DI ME.
Il mio
autismo è travolgente per voi so che è difficile ma pensate che vi farà
guadagnare il paradiso, si dio fa questi doni che vanno colti siete e sarete
capaci di dire si a tanto altro ancora, io vivo e sopravvivo al mio autismo
grazie al tanto amore. Dovete organizzarmi cose da fare con estranei
professionalmente preparati, ricordatevi che l’autismo non va in vacanza ed io
non divento un’altra persona, sappiate continuare a prendervi cura di me
consapevoli che se sono impegnato io divento piu’ abile e la vostra vita piu’
leggera.
IO PARLO DI ME.
Non tutto si
modifica sono in cammino ho bisogno di continuità che purtroppo manca, sono
difficile perché il mio autismo lo è ma se sono governato bene imparo, ogni
giorno metodica, continuità, fermezza, non abbandono e violente modalità questa
è la strada e voi mamma e papà l’avete individuata piu’ di chiunque altro,
grazie vi voglio bene.
IO PARLO DI ME.
La mia
prepotenza e primordiale senza elaborazione e filtri, sono però in grado del
discernimento, controllare tutto mi fa stare bene ma comprendo che tutto non
posso, grazie per l’aiuto io ne ho bisogno per vivere con gli altri, la mia
autonomia mi permetterà di controllare queste mie parti occupando il tempo.
IO PARLO DI ME.
Io sono
molto contento il mio bisogno e di essere abilitato sempre io posso imparare ad
avere un buon controllo, se sono in grado di essere autonomo abilitarmi aiuta
il mio autismo a non sovrastarmi e lasciare libera la mente, strutturazione per
eliminare il vuoto.
IO PARLO DI ME.
Io sono
contento dei giorni che sono stato con
voi ancora pochi ne sono rimasti ma so di avervi vicino, non avete mai mancato
in nulla vi ho visto piu’ferrati con le giuste strategie mi avete aiutato a
controllare di piu’ le mie mancanze abilitative, abilitandomi mi date serenità
nella semplicità, grazie mamma ti amo grazie papà anche se barbotti ma sei un
punto di riferimento mi sento sicuro vi voglio bene……….
IO PARLO DI ME.
Oggi si
parte io sono già pronto il mio essere è sereno mi sono riposato la mia mente
elabora positività quando non si aggancia alle negatività degli altri,
abilitazione, pace. Cura, autocontrollo, so che non sarà facile mai per me ma
io sono cosi’ se mi aiutano grazie mamma e papà di tutto.
IO PARLO DI ME.
Io sono
contento di ciò che riesco a fare ma ricordo a tutti che l’autismo c’è e quando
tutto e sereno non va bene dal punto di vista mentale, una mente autistica
ragiona in una logica del dominio pertanto non si sconvolge davanti a l’ira ma
bensi’ riconosce di cosa si nutre la dolcezza è la sua peggior nemica.
IO PARLO DI ME.
Io sono
contento di essere a casa mia vi aspettavo per dirvi che vi voglio bene e che
ho bisogno di abilitazione, l’assistenza non mi serve mi occorre il lavoro
abilitativo, si quello vero l’impegno di vita non permettete di ignorare questo
bisogno.
IO PARLO DI ME.
Io ho
bisogno di essere abilitato per avere una continuità ogni giorno e tutti i
giorni con attività appropiate che non siano palliativi ma attività vere di
abilitazione vera.
IO PARLO DI ME.
Siete piu’
avanti di altri genitori rispetto alla gente che non sa che cosa fare con i
figli autistici ma a voi sembra cosi’ scontato perché vi comportate come se
fosse ovvio, vi dico questo non per muovere rimproveri a voi ma per dirvi di
darvi pace pur perseguendo ciò che fate per me, la società in cui viviamo è
spietata con tutti non solo con noi autistici, ci vuole tempo e coscienza affinchè
ci sia il cambiamento culturale e il rispetto grazie mamma e papà per avere i
valori cosi saldi.
IO PARLO DI ME.
Ecco che siete
diventati bravi a capire:
che l’autismo
diventa minaccioso, che non bisogna mai abbassare la guardia, che quando
sorride sta preparando un agguato, che quando gli occhi sono severi non si
scherza, che il buon equilibrio lo disturba, insomma stare all’erta, ma siete
bravi a farlo questo vale piu’ di innumerevoli master sull’autismo vi voglio
bene. …………
IO PARLO DI ME.
Il mio
autismo utilizza ogni modo per farmi creare confusione se però quando accade la
risposta e sempre la medesima continuerà cosi’ le immagini della C.A.A. sono
utili per me leggibilissime in quanto con le immagini riesco a fermare la mia
mente a ciò che mi indica l’immagine.
IO PARLO DI ME.
Gli effetti sorpresa
del tipo salutare qualcuno mai visto prima, al mio autismo non piacciono ma a
me si, ricordate sempre che la mia volontà e soggiogata dalla mia mente ora io
sono consapevole di tutto questo perché ho lavorato e lavoro, studio i
meccanismi della mia mente che ha intrappolato me stesso al suo volere.
IO PARLO DI ME.
Io ho già
detto quello che è necessario affinchè l’autismo non sia inevitabilmente un
tuttuno con la persona, ci sono meccanismi infernali che si attivano nella mente
che pur di sovrastare tutto calpesta tutto e tutti, la persona in questo caso
io, sono in grado di dirlo ma occorre fare, il tempo stringe e piu’ non c’è
intervento globale educativo abilitativo è piu’ sarà difficile la gestione di
determinati comportamenti e stereotipie.
IO PARLO DI ME.
Sono sempre
in attesa di sapere quando l’assistenza lascerà il posto all’abilitazione
educativa considerando che non esiste una dignità in quella che chiamano assistenza,
nonostante ci siano le vetrine contradditorie che lustrano le comunità come
salotti ma cosi non è, occorre capire se questa realtà sarà mantenuta a lungo e
sostenuta da tutti per continuare a negare un’esistenza di dignità alle persone
con autismo.
IO PARLO DI ME.
Sono un tipo
pesante si perché autistico, sono simpatico si, sono da abilitare si sono
autistico, sono bravo : scrivere, a correre, a nuotare, a controllare, a
osservare, a trasformare le problematiche dell’autismo in elaborati, sono un
poeta pensante, ma sono e sarò autistico sempre.
IO
PARLO DI ME.
L’autismo
riesce a neutralizzare ogni cosa soprattutto la volontà dell’individuo, quando
ti sembra di essere arrivato guardati alle spalle, il tuo nemico e li che ti
aspetta. L’autismo imprigiona l’individuo che non occupa il suo tempo, la noia,
l’abbandono abilitativo non stimolato è una preda ambita per l’autismo, creare
opportunità di attività per non lasciare la persona in balia dell’autismo, ecco
cosa a me succede.
IO PARLO DI ME.
Sono sicuro
che mi sto godendo tutto quello che è possibile fare, la calma di questo posto
mi serve ma l’autismo è presente in ogni momento, rimane tranquillo solo se lui
non può comandare, tanta pazienza si chiedo tanto ma sono vostro figlio che
amate e io vi amo per questo vi voglio bene ……………. .
IO PARLO DI ME.
TUTTI I SE SU DI ME.
Se riuscissi
ad avere un comportamento adeguato
Se fossi
normotipico
Se non
pesassi nella vita di nessuno
Se non
scatenassi la rabbia negli altri
Se
conoscessi le mie reazioni quando non avrò piu’ la mia famiglia
Questi e
tanti altri sono i miei se che l’autismo mi crea, ma che io subisco
Ognuna di
queste cose non vorrei averle da affrontare, ma affronterò quello che a me sarà
riservato.
IO PARLO DI ME.
Io miglioro
di me tutto, gli incidenti di percorso ci sono per la mancata cultura dove ogni
autistico non merita rispetto, umana assistenza fisica, sanitaria, psicologica,
siamo in una società malata e povera di valori a partire dalle istituzioni che
non ci difendono nemmeno se ti sanno in pericolo, l’handicap piu’ grande è
sempre la mente umana di persone normali con istinti primordiali altro che noi
autistici grazie mamma e papà di esserci per me.
IO PARLO DI ME.
Sono entrato
nel mio mondo per spiegare che cosè l’autismo, ci sono persone che non
riusciranno mai a farlo per i limiti che l’autismo pone, ma il problema rimane
sempre, come è possibile che una persona pesante da sopportare, imprevedibile,
e totalmente dipendente dagli altri per ogni cosa riesca a raccontarsi e
spiegare tutto dell’autismo, si riesce perché l’intelletto non ascolta la mente
autistica lui trova elaborazione in tutto, si scende nella coscienza ed è li
che alberga la conoscenza del mondo, la libertà del sapere, il mio intelletto è
sviluppato per elaborare la vita e trasformare in logica e filosofia
l’esistenza della persona autistica.
IO PARLO DI ME.
Io sono
autistico e ogni volta che posso per sentirmi esistere devo ottenere
l’attenzione degli altri, il mio autismo mi impedisce di organizzarmi il tempo
o qualsiasi interesse, questo per tutti e gravoso pesante non è infatti un caso
che siano le stesse famiglie ad abbandonare i figli con autismo, ci sono
diverse strade ognuno può scegliere sono stati evolutivi, ma esiste una soglia
in cui a nessuno può essere chiesto di fare l’impossibile questo è l’autismo.
IO
PARLO DI ME.
Io sono
contento delle belle sgridate educative che ricevo da voi anche se non vi
sembra ma è cosi’, modificare di me tutto non sarà possibile soprattutto perché
non sarei piu’ autistico ma migliorare tutto di me quello si, il lavoro
educativo è molto grande grazie di tutto mamma e papà.
Continua…
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