Capitolo il senso logico perfetto del futuro dell'autismo
Capitolo
Il senso logico perfetto del futuro dell'autismo
Indice
analitico.
1 autismo
intervento educativo evolutivo adulti
2 biomedica
nei trattamenti dell’autismo
3 casa per
adulti con autismo
4 descrizione
del modello di intervento educativo, riabilitativo, abilitativo.
5
cooperazione, coordinamento, stile di vita con le istituzioni
6 codice
deontologico
7
osservatorio scientifico
8 il futuro
dell’autistico
9 emozioni e
relazioni nell’autismo
10 integrazione
sociale
11 attività
lavorativa adulti autistici
12
monitoraggi
13 relazione
finale dell’autore del progetto di vita
AUTISMO
INTERVENTO EDUCATIVO ADULTI
Parliamo di
vita adulta in autismo come possiamo essere indifferenti davanti alla fisicità
di una persona ma soprattutto ad una modalità di intervento educativo, certo il
trattamento non è specifico se non è individuale, continuo premettendo che la
teoria è consultabile nella mia ricerca, questo capitolo ha già gli strumenti
scientifici per lavorare ma occorre ragionare, strutturare, organizzare, come
si struttura un intervento educativo evolutivo autistici adulti:
1 I gruppi
2 I test
adeguati
3 Le
proposte di intervento individuali
4 la
generalizzazione
5 L’integrazione
6 Evoluzione
scientifica dello scrittore sull’autismo
7 la
condizione di equilibri per il futuro
STRUTTURAZIONE
: I GRUPPI
Gruppi di
4+4
L’intervento
individuale e la generalizzazione a 4+4 non di piu’
Quando si
pensa ad un nucleo di persone che devono condividere spazi e vita quotidiana
occorre pensare al benessere psitico delle persone, sicuramente tutto il resto
è in eguale misura importante ma oggi voglio spiegare cosa intendo io per
benessere psitico.Il lavoro psitico è finalizzato ad superare tutti i limiti
che una mente autistica pone tanto da rendere la gabbia ancora piu’ difficile
da abbattere.
I GRUPPI
1 il lavoro
psitico individuale
2analisi del
comportamento
3 reazioni
agli stimoli visivi, uditivi, motori, ambientali
4 autonomie
psicologiche
5 relazioni
6
autocontrollo
7memorizzazione
delle azioni
8
condivisione
ANALISI
PSITICA INDIVIDUALE: IL COMPORTAMENTO
E’ chiaro
che se analizzo una psiche devo necessariamente costruire attraverso
informazioni ed osservazioni uno specchietto di ipotesi con gli stimoli che
testano e rilevano la tollerabilità e la compatibilità della persona a stare
insieme nello stesso ambiente per la vita quotidiana. Lo specchietto
individuale di tolleranza e compatibilità deve essere una guida per gli
educatori, operatori che attraversano uno schema del direttore scientifico crea
un’esistenza vivibile per tutti esempio di uno specchietto: caratteristiche
frequenti, tentativo di un approccio fisico, urla, stereotipie, monopolio di
attenzione, rifiuti.
SPECCHIETTO
DELLA TOLLERABILITA’ E COMPATIBILITA’ INDIVIDUALE
CARATTERISTICHE:FASTIDIO
SONORO= CONFUSIONE SENSORIALE 2 PERSONE CON QUESTE PROBLEMATICHE COME POSSONO
CONVIVERE NELLO STESSO AMBIENTE?
Il lavoro sistematico e riuscire a trovare un
incontro tra la tolleranza e compatibilità in questo caso uditiva. Lo sapete
che alcuni autistici non si accorgono che sono loro ad emettere dei suoni e
urla a decibel elevati? L’effetto paradosso e che se si accorgono smettono di
urlare perché loro stessi hanno una intolleranza uditiva.
Caratteristiche frequenti: torniamo a
descrivere il mondo dell’autismo nel modo piu’ consono che io conosco, esempio
di tollerabilità e compatibilità della mente istintiva la mia, mi trovo in un
ambiente dove il mio senso dello spazio
viene delimitato da ampi strisce di corridoi senza che vi sia il giusto
senso di perimetri di vita di casa, cioè di un equilibrio tra io sono qui e
questa striscia vuota.
Oggi un soggetto delinea i suoi spazi come usualmente nel
mondo animale in che modo gli altri possono convivere? Il problema è la
tollerabilità dei tempi, lavoro assai impegnativo trattandosi di autismo che di
astratto non elabora nulla, dovremo lavorare sul visivo e creare un modo di
entrare nello spazio individuale senza esplosioni di difesa della persona, un
altro esempio di compatibilità e tollerabilità sono i comportamenti disadattivi
ai quali dare una risposta con giusti interventi resi possibili da analisi
cognitive comportamentali, strategie di intervento che trovano risposte nel
momento dei picchi della scala di intensità di reazioni lasciate esprimere e
non incanalate, i comportamenti disadattivi un punto importante perché nascono
e sorgono i problemi piu’ difficili da gestire, ogni persona autistica porta
con sé tutta una sequenza di stereotipie, compulsioni, fissazioni verbali,
ambientali, emozioni che si intrecciano e diventano disadattive se non
incanalate.
ANALISI : LE STEREOTIPIE
Pensate ad
un gruppo di persone autistiche supponiamone 8 le stereotipie che si
manifestano sono un numero davvero impressionante ora io intendo assolutamente
precisare che ci sono delle stereotipie che sono scambiate per comportamenti
adeguati e stereotipie atipiche che invece innescano comportamenti problema. Le
stereotipie che sono oggetto confusivo sono: ogni gestualità che può indurre ad
equivoci di ricerca di approccio fisico, le parole con ripetuta assonanza memonica,
il comportamento adeguato quando in un ambiente i rumori sono una costante
sensoriale certezza, la stereotipia e la mancanza di reazione analisi da me
curata.
Il tocco fisico come invasione dello spazio altrui il gesto dell’azione
ogni volta che il gesto si attiva la mia mente imprigiona l’azione, questa
azione fermata si trasforma in stereotipia esempio: la moviola è il fermo immagine,
solo che si ripete all’infinito perché l’area celebrale subisce il contenimento
della mente che gestisce tutto l’istinto della persona.
L’APPROCCIO FISICO.
Quando la stereotipia imprigiona l’azione o il gesto bisogna regolare e normare
tutta l’intensità della stereotipia esempio: il lavoro è centellinato e mirato,
strutturare una proposta per neutralizzare la stereotipia che è intensa ad ogni
uscita, il suo alto grado dipende dalla frequenza in cui l’azione è stata
imprigionata, parliamo di atmosfere meno di secondi i tempi della mente sono
atmosfere di secondi, i tempi cosi veloci di una mente complessa quale quella
autistica favorisce il continuo ricreare stereotipie, come lavorare per ridurre
le medesime il calcolo fisico della velocità e pari all’ansia, al comportamento
disadattivo, fino alla crisi psicotica, insomma fino al blak-out , appurata la
velocità di ogni stereotipia è necessaria una osservazione della globalità di
tutto il comportamento esempio di stereotipia confusiva di soggetti in un
gruppo; comunicazione di un’attività comune per tutto il gruppo, agenda visiva
per l’attività problema stereotipia confusiva chi la manifesta, la persona che
in atmosfere imprigiona piu’ veloce, chi in apparenza sembra non capire l’imput
dato.
L’importanza del lavoro individuale in caso di gruppi è fondamentale,
infatti un’area della casa deve essere dedicata per questo considerate che in
un contesto cittadino il lavoro è piu’ arduo che in contesti dove il silenzio
la natura sono un vero toccasana per la mente, le stereotipie diventano un
problema quando c’è troppo da tenere a bada intendo suppellettili, arredi e
dettami di bon ton, l’autistico deve imparare ha controllare tutto di se e per
questo occorrono le condizioni idonee, il lavoro individuale per incanalare una
stereotipia: La stereotipia è un fenomeno che in parte utile perché non è altro
che una ripetuta azione elaborata imprigionata cosa fare? Bisogna trasformare
il contenuto della medesima in segmenti, apportando le modifiche differenziando
il contenuto mettendo in condizione la persona ha compiere e registrare un
nuovo elemento non ripetitivo.
ANALISI DI
UNA STEREOTIPIA APPROCCIO INTERVENTO.
Ecolalia
frase: vado nel bosco ripetuto in ogni momento cosa fare?
Il soggetto=
ansia di prestazione non dire mai ciò che deve fare solo al momento dovuto, vi
siete mai chiesti perché nelle stereotipie è nominata solo l’azione? Difficilmente
chi compie l’azione, il lavoro sta li’ insegnare al soggetto
a fare non a dire o subire.
I segmenti di una stereotipia possono
costruire il lavoro differenziale d’intervento, considerate sempre che la
recezione autistica e uno spelling a due o meglio una parola due lettere alla
volta sono da costruire, un lavoro individuale porta la giusta strada, trattare
i casi in autismo ormai è solo un problema etico morale e umano oggi 2011 chi
dice di non conoscere il problema e solo di nuovo un modo veloce per non
impegnarsi, il gruppo in un residenziale deve convivere, crescere, limitando al
minimo i comportamenti problema ma soprattutto cercare l’autonomia
dell’individuo per rendere la sua vita degna.
Superiamo la difficoltà di ciò
che non si deve sottovalutare e fare, inserimenti in comunità residenziali
devono essere in misura adeguata corrispondenti al giusto equilibrio, sarebbe
addirittura opportuno lavorare individualmente prima dell’inserimento
definitivo come? L’equipe formata accoglie un solo ospite per volta, continuerò
dicendo il lavoro giusto da portare avanti. Lavorare per migliorare la qualità
della vita della persona lo scopo primario istituzionale e associativo, creare
condizioni e opportunità vi chiederete cosa centra tutto ciò con le stereotipie,
invece e assolutamente pertinente le stereotipie di chi e chiamato a dare una
risposta sono senza dubbio radicate e non trattabili con metodi, occorre porre
divieti perché danneggiano le persone.
Un lavoro che prosegue e che trova nuove
idee di vita vera e vissuta, poniamo accenti e giuste intuizioni le convivenze
con le persone che sono autistiche ma che funzionano se l’intervento educativo
è funzionale ad essi tutto diventa possibile, i normodotati sono assai piu’
incompatibili tra loro per via dei loro limiti che in autismo trovano le
definizioni piu’ svariate, di fatto ogni persona ha un funzionamento, la
incompatibilità e la soglia personale di ognuno.
PROGETTO
AUTISMO RELAZIONE DI STUDIO E DI INFORMAZIONI INTRODUTTIVE CHE RIPRENDERANNO IN
CONTINUI AGGIORNAMENTI INDIVIDUALIZZATI SPECCHIETTO DI COMPATIBILITA’ E
TOLLERABILITA’
Un progetto
deve essere presentato con alcune tracce di lavoro che si propone di fare, ora
ogni esperto il suo metodo di lavoro lo propone con corsi e cosi via, il mio studio
e un aiuto dell’individuo che affetto di autismo, ma poiché io sono un
ricercatore le mie pillole saranno dosate ma sempre molto efficaci, tracce
progetti continueranno a cura di ………..
……..
I GRUPPI:
CARATTERISTICHE FREQUENTI RELAZIONE INIZIALE.
Oggi inizio
col dire che per caratteristiche frequenti si intende sottolineare per
delineare atteggiamenti del comportamento delle persone autistiche che li
contraddistingue ora ogni persona a una sua modalità di espressione è importante riconoscere le
modalità per delineare un intervento sono tracce di lavoro buon lavoro.
……………. …………….
Chi aiutate
cosi’? nessuno. l’analisi di questa tematica e psicologica, biologica,
neurologica, non psichiatrica anche se qualcuno pensa che le compulsioni di
alcune caratteristiche siano dovute ad un disturbo psichiatrico la mente e il
cervello autistico non ha disturbi psichiatrici se si interviene sempre costantemente,
e confusivo il discorso inerente al suddetto tema come già detto senza analisi
non possiamo tracciare nulla anzi lo sbaglio è proprio la confusione, perché
ogni caratteristica nasce da un disagio, una difesa, una stereotipia, una
conpulsione.
LE
CARATTERISTICHE DEL SINGOLO ALL’INTERNO DI UN GRUPPO PUO TRASFORMARSI IN:
Ecolalia, stereotipia, comportamento disadattivo, compulsione ossessiva, crisi
psicotica ( il bourn aut dell’autismo ). In autismo concepire l’insieme di
persone è un concetto lontano da ogni logica tanto da evidenziare la difficoltà
che si crea piccolo o grande che sia il gruppo, occorre lavorare in situazioni
individuali che gradualmente aumenti e calmi il bisogno costante della presenza
dell’operatore, osservate un gruppo senza nessun operatore ci sono meno
problemi.
PROGETTO AUTISMO L.P.A. I GRUPPI UN SINGOLO
INDIVIDUO ANALISI:
nasce, inizia
il suo sviluppo motorio, cognitivo, comportamentale, l’adolescente, l’adulto,
il vecchio, perché scrivo questo direte voi? Un esempio di tappe che hanno
caratteristiche simili
Periodo
elaborazione 9 aprile 2011-25 febbraio 2012
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